A seguito dell’adozione odierna da parte degli European Affairs Ministers di una Council Recommendation sulle restrizioni ai viaggi, il settore dell’aviazione ha lanciato un avvertimento sulle potenziali conseguenze.
“Il compromesso per una Council Recommendation su un approccio coordinato alla restrizione della libera circolazione in risposta alla pandemia COVID-19, formalmente approvato questa mattina, fornisce alcuni orientamenti agli Stati membri. Tuttavia, è molto al di sotto di ciò che avrebbe dovuto fornire: incoraggiare la ripresa del viaggio attraverso un coordinamento efficace e misure proporzionate e prevedibili.
Gli enti aeronautici ACI EUROPE, Airlines for Europe (A4E) e IATA hanno fortemente spinto per un quadro comune di test COVID-19 pre-partenza per sostituire le quarantene per i passeggeri che viaggiano da aree ad alto rischio, al fine di ristabilire la libertà di movimento in Europa. L’attuale mancanza di coordinamento tra gli Stati membri ha limitato la nascente ripresa dei viaggi e del turismo, mettendo così a repentaglio milioni di posti di lavoro legati al settore.
In particolare, la Raccomandazione: non propone di sostituire le quarantene con i test, il che significa che i confini rimangono chiusi; lascia la porta aperta agli Stati membri per rifiutare l’ingresso ai cittadini che viaggiano da altri Stati membri e non riesce ad armonizzare le norme applicabili ai viaggi transfrontalieri e nazionali; ignora l’opinione dell’ECDC secondo cui le restrizioni ai viaggi, e in particolare le quarantene, sono di “dubbia efficacia” quando la trasmissione di comunità è in corso, che è attualmente il caso in gran parte dell’Europa; non crea una finestra di certezza sufficiente per i viaggiatori, poiché gli Stati membri si sono impegnati a pubblicare informazioni sulle nuove misure solo 24 ore prima della loro entrata in vigore, invece dei cinque giorni proposti dalla Commissione; è in conflitto con il principio della EC Communication del 13 maggio, secondo cui le restrizioni ai viaggi dovrebbero essere eliminate tra aree che presentano situazioni epidemiologiche equivalenti (“sufficientemente simili”)”, afferma il comunicato di IATA, A4E e ACI Europe.
“Le aspettative per una soluzione efficace ora sono affidate alla Commissione europea, che ha incaricato l’EASA e l’ECDC dello sviluppo di un EU Testing Protocol for Travel.
ACI EUROPE, IATA e A4E supportano l’iniziativa Testing Protocol, che rappresenta un’opportunità per affrontare il rischio di importazione di casi da aree ad alto rischio a aree a basso rischio molto più efficacemente della quarantena, ponendo fine al disastroso mosaico di risposte tra i singoli membri Stati.
In base al mandato conferito loro dalla Commissione europea, l’EASA e l’ECDC possono ora procedere con il quadro necessario per invertire i continui colpi economici subiti dall’Europa a causa della continua mancanza di una risposta coordinata. Milioni di lavoratori nei settori dei trasporti e del turismo hanno bisogno che l’Unione europea assuma un ruolo guida non solo nel sostenere la sua ripresa economica dal COVID-19, ma anche nella difesa del diritto alla libertà di movimento dei cittadini europei, un principio fondamentale dell’UE”, conclude il comunicato.
(Ufficio Stampa IATA)