IATA: SARA’ FONDAMENTALE L’INTEROPERABILITA’ DEI TRAVEL PASS – Alexandre de Juniac, IATA’s Director General and CEO, ha parlato alla United Nations World Tourism Organization (UNWTO): “Anche la debole ripresa dei passenger markets si è arrestata a novembre. Alla fine dell’anno abbiamo visto molti governi aumentare le restrizioni di viaggio. È positivo che più governi vedano un ruolo per i test in questa crisi, ma è completamente frustrante che i test si aggiungano alle misure di quarantena. Non saremo in grado di eliminare il rischio COVID-19 in nessuna linea temporale prevedibile. Quindi dobbiamo imparare a gestire il rischio COVID-19 in modo da poter riprendere in sicurezza attività più normali, compresi i viaggi. Per i viaggi e il turismo i test sono la soluzione immediata per riaprire le frontiere, passando poi ai vaccine requirements. Per entrambi abbiamo bisogno di un mezzo accettato a livello globale per verificare che le persone abbiano test accurati o vaccini autentici. IATA sta promuovendo una soluzione nota come IATA Travel Pass. Altri stanno sviluppando le proprie soluzioni. Non lo vediamo come una competizione, il nostro obiettivo è garantire che i viaggiatori, i governi e l’industria abbiano accesso a sistemi affidabili, convenienti, facili da usare, efficienti, interoperabili e sicuri. IATA Travel Pass è stato sviluppato con quattro moduli indipendenti, tutti e quattro i moduli saranno pronti entro la fine di marzo. Questi moduli possono lavorare insieme come un’unica soluzione end-to-end completa, oppure possono essere utilizzati separatamente per completare i sistemi che altri stanno realizzando. Il nostro approccio nello sviluppo di questi moduli è garantire che siano interoperabili con altre soluzioni del settore. L’interoperabilità non riguarda solo ciò che costruiamo, dipende anche da cosa accetteranno i governi. Troppo spesso i governi scelgono di seguire la propria strada piuttosto che adottare standard globali stabiliti. Non possiamo permetterci i ritardi e le complessità che ciò comporterà. Ci impegniamo a creare un modular travel pass le cui funzioni opereranno in modo conveniente con altre soluzioni. Abbiamo bisogno che i governi si impegnino ad accettare gli standard globali”.

UN DRONE SOLARE ITALIANO PER LE MISSIONI UMANE SU MARTE – Esplorare la superficie di Marte con un drone alato ad energia solare. E’ questo l’obiettivo del progetto “X5”, un piccolo velivolo autonomo sviluppato dalla società italiana Vector Robotics per affiancare gli astronauti nelle future missioni di esplorazione del Pianeta Rosso. Nei prossimi mesi, l’“X5” verrà nuovamente testato nel deserto dello Utah (USA), che ha un paesaggio simile a quello marziano. E’ allo studio anche una versione terrestre di questo drone a propulsione solare, denominata “EOS”, utilizzabile per attività di osservazione e ricerca a lungo raggio. Questi e altri nuovi progetti di droni alati saranno al centro della prossima puntata di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il canale in diretta streaming su normativa, tecnologia e business dei droni, che si svolgerà dopodomani giovedì 21 gennaio sulla pagina Facebook @romadrone sul tema “Droni con le ali. Sviluppi tecnologici, nuovi progetti e prime sperimentazioni in BVLOS di UAS ad ala fissa e convertiplani”. Il canale RDWC è promosso da Roma Drone Conference, l’evento professionale dedicato alla drone community italiana, organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, in collaborazione con ENAC, Università Europea di Roma e AOPA Italia-Divisione APR.  La partecipazione è libera e gratuita. Per ulteriori informazioni: https://romadrone.it/webinar/puntata-5.html.

ETIHAD AIRWAYS AMPLIA IL SUO CARBON OFFSET PROGRAMME – Dopo l’acquisto di 80.000 tonnellate di Carbon Offset a novembre, Etihad Airways sta espandendo il suo offset propgram in collaborazione con Shell. Separatamente, la compagnia aerea sta anche istituendo un guest programme per consentire agli ospiti di acquistare ulteriori compensazioni volontarie. Attraverso la sua partecipazione allo Shell carbon credit programme, Etihad amplierà il suo programma di compensazione oltre il progetto originale Makame Savannah REDD in Tanzania, per includere il Parco nazionale della Cordillera Azul del Perù e il progetto Katingan Mentaya dell’Indonesia, rendendo gli sforzi di Etihad geograficamente diversificati. Oltre ad essere un fornitore leader di compensazioni di carbonio, Shell è un importante fornitore di carburante per l’aviazione sostenibile (SAF) ed è attiva nel promuovere la fornitura di SAF a livello globale. Tony Douglas, CEO di Etihad Aviation Group, ha dichiarato: “Esattamente un anno fa, ci siamo impegnati per un futuro sostenibile con l’obiettivo molto reale e tangibile di essere completamente carbon neutral entro il 2050 e di ridurre le emissioni di CO2 al 50% dei livelli del 2019 entro il 2035. Da allora, l’industria aeronautica è stata completamente trasformata dalla crisi COVID-19, tuttavia il nostro impegno per la sostenibilità non ha mai vacillato”. Etihad sta collaborando con la società neozelandese di compensazione del carbonio CarbonClick per sviluppare il suo voluntary guest offset programme. CarbonClick ha aiutato più di 650 aziende e più di 38.000 persone a intraprendere azioni per il clima. Etihad è una delle prime compagnie aeree a collaborare con CarbonClick. Per maggiori dettagli visitare www.etihad.com/sustainability.

IL RADAR “SEASPRAY” DI LEONARDO SARA’ INTEGRATO SU LDRONE MQ-9B “SEAGUARDIAN” – General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) sta lavorando con Leonardo per integrare il radar Seaspray 7500E V2 di Leonardo nel pod centrale del suo velivolo a pilotaggio remoto (RPAS – Remotely Piloted Air Systems) MQ-9B SeaGuardian. L’installazione di questo sensore leader di mercato nel SeaGuardian consentirà una persistente capacità di intelligence e sorveglianza marittima, disponibile per la base clienti internazionale di GA-ASI. L’MQ-9B di GA-ASI sta rivoluzionando il settore dei sistemi RPAS a lunga persistenza, fornendo capacità ogni-tempo e rispondenza allo STANAG-4671, lo standard della NATO per l’aeronavigabilità dei velivoli pilotati da remoto. Queste caratteristiche, insieme a un radar anti-collisione testato operativamente, permettono operazioni flessibili negli spazi aerei civili. Il SeaGuardian è equipaggiato con un radar di pattugliamento marittimo di superficie multi-funzione in grado di fornire immagini ad apertura inversa (Inverse Synthetic Aperture Radar – ISAR), con un sistema receiver di identificazione automatica (AIS – Automatic Identification System) e con un sensore video ad alta definizione full motion dotato di camere ottiche e all’infrarosso. La suite di sensori, potenziata dalla capacità di correlazione automatica delle tracce e da algoritmi di rilevamento di anomalie, permette il rilevamento e l’identificazione in tempo reale di unità navali di superficie su migliaia di miglia nautiche quadrate. Il radar Seaspray 7500E V2 è compatibile con il set di missione del SeaGuardian, grazie all’impiego di tecnologia radar a scansione elettronica (Active Electronically Scanned Array – AESA) per rilevare, tracciare e classificare centinaia di contatti marittimi. L’integrazione prevede inoltre un sistema di missione aperto (Open Mission Systems – OMS), che permette al SeaGuardian e alla sua suite di sensori di offire grande flessibilità sia nelle operazioni che nel supporto al sistema. Il Seaspray aumenta considerevolmente le capacità dell’MQ-9B, sulla base della comprovata collaborazione tra GA-ASI e Leonardo.

SAAB PROPONE UN NUOVO SENSOR CENTRE IN CANADA – Alla conferenza AIx Space 2021, Saab ha annunciato di essersi offerta di istituire una nuova struttura in Canada, come parte della sua offerta per il Future Fighter Capability Project (FFCP) canadese. Questa sarebbe nota come Saab Sensor Center e sarebbe situata a Vancouver, con un focus sulle tecnologie dei sensori come i radar. Il Saab Sensor Center fornirebbe opportunità di carriera ai talenti ingegneristici canadesi nell’area di Vancouver, oltre a offrire percorsi di ricerca e sviluppo per il mondo accademico. Uno dei progetti proposti è lo sviluppo di uno Space Surveillance Radar (SSR) in Canada, in collaborazione con altre società dell’industria spaziale canadese. Si prevede che questo radar di superficie mirerà al mercato globale. È stato costruito un Saab radar demonstrator che costituisce la base per un’opportunità di co-sviluppo di un SSR con aziende canadesi. Saab, in collaborazione con il governo svedese, ha offerto 88 aerei da combattimento Gripen E per l’FFCP canadese. L’istituzione del Saab Sensor Center fa parte del programma di vantaggi industriali e tecnologici associato al Canada di Saab.

2021-01-19