Il 18 marzo 1981, il Comandante Iberia Joaquin Reixa atterrò a Madrid con un Airbus A300. L’aereo, battezzato “Doñana”, è stato il primo Airbus di Iberia e ha dato inizio a una storia che dura da 40 anni.
A causa della loro capacità sia per i passeggeri che per le merci, i primi Airbus A300 della compagnia aerea spagnola sono stati utilizzati principalmente sulle rotte verso le Isole Canarie.
Sono stati seguiti dagli Airbus A320, che sono stati utilizzati per voli a corto e medio raggio negli anni ’90. Il decennio ha visto anche l’entrata in servizio degli Airbus A340-300 di lungo raggio e degli A340-600, entrati a far parte della flotta Iberia a partire dal 1996.
L’arrivo dell’Airbus A330 nel 2013 ha coinciso con la grande trasformazione di Iberia. Le nuove cabine Business ed Economy e l’utilizzo di velivoli twin-engine sui voli a lungo raggio hanno portato un grande balzo in avanti in termini di efficienza.
L’incorporazione degli Airbus A350 e A320neo tecnologicamente avanzati ha rappresentato un altro passo importante per Iberia. I nuovi aerei sono più silenziosi, più puliti e più confortevoli per i passeggeri.
Dal 2009 la flotta di Iberia è composta interamente da modelli Airbus, il che conferisce alla compagnia aerea una maggiore flessibilità nella programmazione sia dei voli che degli equipaggi, portando al contempo significativi risparmi sui costi di formazione degli equipaggi e sui costi operativi, inclusa la manutenzione.
Iberia si è impegnata a raggiungere uno zero net emissions target entro il 2050 e ha avviato il processo con l’incorporazione di aeromobili più efficienti, come l’Airbus A320neo e l’A350, utilizzati rispettivamente su voli a corto/medio e lungo raggio, che consentono un efficienza nei consumi del 15% e del 25% superiore rispetto ai precedenti aeromobili di capacità simile.
L’uso di aeromobili più efficienti, insieme ad altre misure per ridurre il consumo di carburante e le emissioni, ha aiutato Iberia a ottenere una riduzione del 15% delle emissioni per passeggero tra il 2010 e il 2019. La compagnia mira a ridurle di un altro 5% entro il 2025.
La pandemia ha accelerato il ritiro degli Airbus A340-600 di Iberia, che hanno lasciato la flotta nell’agosto 2020. Oggi quasi 50 dei voli della compagnia aerea spagnola sono effettuati dagli efficienti Airbus A320neo e A350.
Il rapporto di 40 anni tra Iberia e Airbus ha anche contribuito allo sviluppo dell’industria aeronautica spagnola, poiché le due società hanno anche collaborato in attività come la manutenzione degli aeromobili e ora stanno lavorando insieme, con finanziamenti dell’UE, per guidare il post-pandemic recovery dell’aviation business in Spagna.
Secondo la Spain’s Association of Defence, Security, and Aerospace Technology (TEDAE), nel 2019 l’industria aeronautica ha rappresentato 45.000 posti di lavoro qualificati e un fatturato di 10,523 miliardi di euro, pari al 6% del PIL totale della Spagna. Di queste vendite, l’aviazione civile ha rappresentato il 54% e quella militare il 46%. Il fatto che il 76% delle vendite siano esportazioni attesta la grande competitività dell’industria aeronautica spagnola.
(Ufficio Stampa Iberia – Photo Credits: Iberia)