L’International Air Transport Association (IATA) ha pubblicato una ricerca sui requisiti di formazione per la forza lavoro dell’aviazione, mentre l’industria inizia a riprendersi dalla crisi COVID-19.
Secondo un sondaggio globale di circa 800 leader delle risorse umane (HR) nel settore dell’aviazione responsabili dell’apprendimento e dello sviluppo, la corretta qualificazione dei lavoratori esistenti e la garanzia che i nuovi assunti dall’esterno possano acquisire rapidamente le competenze necessarie, saranno la chiave per costruire con successo la forza lavoro post-pandemia.
Per raggiungere questo obiettivo, i training programs dovranno essere adattati, con circa la metà degli intervistati HR che affermano che la loro massima priorità è valutare le competenze disponibili della forza lavoro e mapparle rispetto ai requisiti di competenza della propria organizzazione. Ciò costituirà la base per i programmi di formazione richiesti. La pandemia aveva già costretto molte compagnie aeree e altre società della catena del valore, come i fornitori di servizi di terra, a valutare quali competenze complessive possedessero i loro dipendenti per adattarsi ai nuovi requisiti operativi. Un esempio calzante era la necessità di caricare merci nelle cabine di aerei passeggeri riadattati per trasportare solo merci.
Con la ripresa della domanda di viaggi aerei, le aziende riporteranno i dipendenti ma assumeranno anche al di fuori del settore. I risultati dell’indagine mostrano che i temi riguardanti safety, operations, security, economic disciplines sono stati identificati come le principali aree in cui sarà necessaria la formazione per padroneggiare la situazione attuale. La safety è stata evidenziata come particolarmente critica per le compagnie aeree, i fornitori di servizi a terra e gli aeroporti.
“IATA fornisce formazione ai professionisti dell’aviazione da quasi 50 anni. La natura tecnica del nostro settore, insieme ai severi requisiti definiti dai regolatori, guidano la necessità di una formazione standardizzata in tutto il settore. Dato che la crisi COVID-19 ha costretto molte aziende a interrompere completamente o a ridurre drasticamente la formazione, continueremo ad adattare il nostro portafoglio per garantire di poter contribuire al riavvio del settore”, ha affermato Frédéric Leger, Interim Senior Vice President, Commercial Products and Services at IATA & Cargo Network Services (CNS) President.
Nell’erogazione della formazione, l’attenzione si sposterà sui metodi digitali rispetto alla tradizionale formazione in aula. Le opzioni di apprendimento digitale hanno già svolto un ruolo chiave in alcune delle iniziative offerte da IATA a supporto del settore durante la pandemia.
Con la ricostruzione dell’aviazione, temi come la sostenibilità e la digitalizzazione acquisteranno importanza. IATA sta già lavorando con diversi partner accademici per progettare corsi sulla sostenibilità per attirare nuovi talenti e contribuire a plasmare il futuro dell’aviazione. Inoltre, un nuovo cross-functional Aeronautical Skills IATA Working Group garantirà che i futuri requisiti di formazione siano in linea con le esigenze determinate dalla trasformazione digitale del settore.
“IATA continua ad essere pronta a supportare le esigenze di formazione della catena del valore dell’aviazione. Durante la pandemia COVID-19 abbiamo dimostrato di poterci adattare rapidamente alle mutevoli esigenze. Con le basi sulla sostenibilità e la digitalizzazione, ci stiamo preparando a soddisfare le esigenze della forza lavoro dell’aviazione di domani”, ha affermato Leger.
(Ufficio Stampa IATA)