L’Orion spacecraft della NASA sarà lanciato tra pochi giorni dal Kennedy Space Center in Florida, USA, per la sua missione sulla Luna. L’European Service Module (ESM) costruito da Airbus alimenterà Orion da e verso l’orbita lunare nell’ambito delle Artemis missions della NASA. Airbus ha sviluppato l’ESM in qualità di capocommessa per l’European Space Agency (ESA) e sta progettando e producendo cinque ulteriori ESM.
L’ESM è un elemento chiave di Orion, il veicolo spaziale di nuova generazione che porterà gli astronauti oltre l’orbita terrestre bassa per la prima volta dalla fine del programma Apollo, negli anni Settanta. Il modulo fornisce propulsion, power and thermal regulation e rifornirà gli astronauti di acqua e ossigeno nelle missioni future. L’ESM è installato sotto il crew module. Insieme, i due costituiscono l’Orion spacecraft.
“Il lancio della navicella spaziale Orion della NASA con l’European Service Module ha un significato storico a 50 anni dall’ultima missione lunare di un astronauta e rappresenta un altro passo importante verso il ritorno degli astronauti sulla Luna. Il programma sta andando avanti e siamo pronti a tornare sulla superficie lunare nel 2025 insieme ai nostri clienti ESA e NASA e al nostro industrial partner Lockheed Martin Space”, afferma Jean-Marc Nasr, head of Space Systems at Airbus.
Il lancio del primo Orion spacecraft con il nuovo ‘Space-Launch System’ rocket della NASA avverrà senza equipaggio e porterà Orion a più di 70.000 chilometri oltre la Luna, per dimostrarne le capacità. Artemis II, prevista per il 2024 circa e alimentata dall’ESM-2, porterà quattro astronauti nello spazio e li riporterà in sicurezza sulla Terra. Poi, un anno dopo, ESM-3 garantirà che un’altra capsula Orion porti in sicurezza la prima donna sulla Luna. Le tecnologie sviluppate e l’esperienza maturata durante le Artemis missions saranno fondamentali per eventuali future missioni a lungo termine su Marte, ad esempio.
L’ESM è composto da oltre 20.000 parti e componenti, dall’equipaggiamento elettrico ai thrusters, solar arrays, propellant tanks, life support materials e a diversi chilometri di cavi e tubi.
L’ESM è un cilindro alto e largo circa quattro metri. È simile all’European Automated Transfer Vehicle (ATV 2008 – 2015), anch’esso costruito da Airbus, e presenta il caratteristico four-bladed solar array (19 metri di diametro quando è dispiegato), che genera energia sufficiente per due famiglie. Le 8,6 tonnellate di propellente del modulo di servizio alimentano il main engine, otto auxiliary engines e 24 thrusters più piccoli garantiscono la navigazione e il controllo dell’assetto.
Al momento del lancio l’ESM pesa complessivamente poco più di 13 tonnellate. Oltre a fungere da main propulsion system per l’Orion spacecraft, l’ESM consentirà le manovre orbitali e il controllo dell’assetto. Fornirà all’equipaggio elementi chiave per il supporto vitale, come acqua e ossigeno, e regolerà il thermal control quando sarà agganciato al crew module. Inoltre, il service module non pressurizzato può essere utilizzato per trasportare ulteriori payloads.
Per il primo atterraggio sulla Luna l’Orion spacecraft si aggancerà all’international Lunar Gateway, una lunar-orbiting platform che consentirà un’esplorazione spaziale prolungata ed espanderà la presenza dell’umanità nello spazio.
(Ufficio Stampa Airbus – Photo Credits: NASA – Radislav Sinyak)