Airbus ha ricevuto l’approvazione da parte della Science Based Targets initiative (SBTi) dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra a breve termine.
Nel 2022 Airbus si è impegnata ufficialmente a definire obiettivi basati sulla scienza per l’intero set di emissioni e ha presentato obiettivi a breve termine che sono stati ora valutati e convalidati in modo indipendente dall’SBTi.
Nell’ambito di questo impegno, Airbus intende ridurre le proprie emissioni industriali Scope 1 e Scope 2 fino al 63% entro il 2030, in linea con un 1,5°C pathway.
L’azienda si è inoltre impegnata a ridurre del 46% l’intensità delle emissioni di gas a effetto serra generate dai propri aeromobili commerciali in servizio (Scope 3 – Utilizzo dei prodotti venduti) entro il 2035.
Entrambi gli obiettivi si basano sull’anno di riferimento 2015 e sono in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Guillaume Faury, CEO di Airbus, ha dichiarato: “In Airbus siamo impegnati a guidare la decarbonizzazione del settore aerospaziale. La valutazione e la convalida indipendente dell’SBTi dimostrano la nostra volontà di definire obiettivi climatici significativi e allineati con la scienza. Insieme ai nostri partner e clienti siamo determinati a raggiungere questi obiettivi e a investire nelle soluzioni che contribuiranno a decarbonizzare il nostro settore e a garantire che l’aviazione possa continuare a svolgere il suo prezioso ruolo nella società”.
Istituita nel 2015, la Science Based Targets initiative (SBTi) aiuta le aziende a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni in linea con la scienza del clima e con i Paris Agreement goals. L’SBTi è una partnership tra il CDP, l’United Nations Global Compact, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF). Oltre 4.000 aziende in tutto il mondo hanno aderito all’iniziativa sin dal suo inizio.
(Ufficio Stampa Airbus – Photo Credits: Airbus)