Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2023.
“Stiamo proseguendo nel nostro percorso di ritorno alla normalità e anche i principali indicatori economici evidenziano la graduale ripresa del nostro Aeroporto, contestualmente ad uno scenario generale in costante miglioramento”, ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. “I volumi di traffico continuano ad essere inferiori rispetto a quelli del 2019, ultimo anno di normalità, anche se le differenze si vanno man mano assottigliando, coerentemente con le previsioni di settore che vedono una piena ripresa nel 2025. A livello infrastrutturale stiamo portando avanti una serie di importanti migliorie che riguardano diverse aree dell’aeroporto, con l’obiettivo di farci trovare pronti per la piena ripresa e mettere a disposizione dei viaggiatori uno scalo ancora più moderno, funzionale, tecnologico e, cosa molto importante, ancora più sostenibile”.
“Il primo trimestre del 2023 conferma la progressiva ripresa dei volumi di traffico, anche se fattori quali la stagionalità della domanda e le incertezze legate all’attuale situazione economica o geopolitica stanno avendo un impatto negativo rispetto ai volumi di traffico registrati nel 2019.
Nel primo trimestre dell’anno lo scalo ha registrato complessivamente 1.803.185 passeggeri, con un +42% sul 2022, ma -8,1% rispetto al 2019. Sono 14.916 i movimenti (+19,7% sul 2022 ma -11,9% sul 2019). Il load factor medio risulta in aumento, passando dal 67,2% del primo trimestre 2022 all’81,4% del 2023. Cresce il riempimento medio degli aeromobili, anche rispetto al primo trimestre del 2019 (78,8%).
Si conferma anche in questi primi tre mesi dell’anno la ripresa più rapida del traffico domestico, con i passeggeri su voli nazionali che hanno raggiunto il 95% dei livelli pre-pandemia (-4,6% rispetto al 2019), rispetto a quello internazionale (-9,2% rispetto al 2019). Degna di nota, tuttavia, l’importante ripresa del traffico internazionale a partire dalla stagione estiva 2022, spinta soprattutto dal “turismo di rivalsa” e dall’allentamento delle restrizioni ai movimenti.
Il traffico low cost ha fatto registrare una variazione positiva dei volumi rispetto al 2019 (+2,4%), mentre il traffico di linea ha mostrato un recupero più lento (-22,6% rispetto al 2019).
Nei primi tre mesi del 2023 il traffico merci segna une leggera flessione del 3,6% rispetto al 2022, con 13.413.206 kg di merce trasportata. Pesa l’elevata incertezza sul settore derivante dalla difficile situazione internazionale ed economica connessa al perdurare della guerra in Ucraina. Rispetto al 2019, si evidenzia invece un incremento complessivo del 6,3%”, afferma l’Aeroporto di Bologna.
“Nel confrontare i dati del primo trimestre del 2023 con quelli del 2022 è necessario tenere in considerazione il forte impatto positivo che ha avuto sull’andamento di gestione dello scorso anno l’iscrizione nei ricavi del contributo una tantum di 21,1 milioni di euro (derivante dal Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19).
Nei primi tre mesi del 2023 i ricavi si attestano a 27,9 milioni di euro e calano del 26,1% rispetto al 2022 (37,8 milioni) ma crescono dell’1,6% se confrontati con il 2019. Al netto dei servizi di costruzione e del contributo del Fondo di compensazione, i ricavi rettificati del primo trimestre del 2023 si attestano a 22,6 milioni di euro contro i 15,6 milioni del 2022 (+44,7%) e contro i 23,4 milioni del 2019 (-3,3%).
I costi del periodo si attestano a 22 milioni di euro e crescono complessivamente del 52,1% sul 2022 e del 15,1% sul 2019. Al netto dei servizi di costruzione, i costi rettificati si attestano a 17 milioni di euro contro i 13,5 milioni del 2022 (+25,5%) e contro i 15,2 milioni del 2019 (+11,3%).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) del primo trimestre del 2023 si attesta a 5,9 milioni di euro e fa registrare un decremento del 74,7% rispetto al 2022, trimestre in cui il contributo derivante dal Fondo di compensazione Covid aveva spinto l’EBITDA a 23,3 milioni di euro. Nel 2019 il Margine è stato invece di 8,3 milioni di euro, con decremento quindi nel 2023 del 29,3%.
Prendendo invece in considerazione l’EBITDA rettificato del margine dei servizi di costruzione e del contributo derivante dal Fondo di compensazione, questo risulta essere nel 2023, con 5,6 milioni di euro, del 167,8% più elevato rispetto al 2022 (2,1 milioni di euro).
Il Risultato Operativo (EBIT) risulta positivo per 2,2 milioni di euro contro 20,3 milioni del primo trimestre 2022 (-0,9 milioni al netto del Fondo di compensazione) e 5,3 milioni del 2019.
Il Risultato ante imposte dell’esercizio è positivo per 1,7 milioni di euro contro 20,4 milioni del primo trimestre 2022 (-0,8 milioni al netto del Fondo di compensazione) e 5 milioni di euro del primo trimestre 2019.
Nei primi tre mesi del 2023 il risultato netto dell’esercizio, interamente di competenza del Gruppo, evidenzia un utile di 1,2 milioni di euro contro 20,4 milioni di euro del primo trimestre 2022 (impattato dal Fondo di compensazione). Trattasi di un risultato particolarmente positivo se si considera che, nel 2022 il primo trimestre 2022 si sarebbe chiuso con risultato negativo di 0,8 milioni al netto del Fondo. L’utile del 2023 risulta tuttavia ancora inferiore a quello di 3,5 milioni di euro del periodo di riferimento del 2019”, prosegue l’Aeroporto di Bologna.
“Ad aprile 2023 lo scalo ha registrato 872.805 passeggeri, in crescita sia su aprile 2022 (+20,4%) che su aprile 2019 (nel periodo pre-Covid). Il progressivo annuo, pari a 2.674.214 passeggeri complessivi per il periodo gennaio-aprile, è invece positivo sul 2022 (+34,1%), ma ancora inferiore rispetto al primo quadrimestre 2019 (-3%).
L’evoluzione dello scenario di mercato evidenzia un andamento tendenzialmente positivo per il 2023, con un trend di avvicinamento ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, lo scenario macroeconomico e geopolitico attuale genera incertezza sul futuro, principalmente a causa di fattori come: l’inflazione in forte rialzo sulle materie prime che, inevitabilmente, andrà ad impattare anche i costi di viaggio; le problematiche legate all’operatività aeroportuale ed alla supply chain.
Secondo le ultime previsioni di ACI Europe, la completa ripresa del traffico aereo è attesa, a livello europeo, nel 2025 e non più alla fine del 2024, guidata principalmente dal turismo domestico, scontando le revisioni al ribasso per i prossimi 5 anni come risultato delle crescenti preoccupazioni derivanti dall’instabilità del contesto geopolitico, oltre alla variabilità di quello macroeconomico che prospetta scenari di recessione. Lo scenario di ripresa ipotizzato potrebbe però risentire positivamente della resilienza nella propensione al viaggio degli utenti.
Questo quadro di crescita, ove confermato nel corso del 2023, prospetta un aumento dei volumi di traffico, anche tenuto conto dell’accordo siglato con il principale vettore sullo scalo, con una marginalità operativa che tuttavia potrebbe essere fortemente condizionata dall’andamento del contesto macroeconomico e dalla recente congiuntura inflattiva, con effetto sulla dinamica dei costi operativi oltre che sulla propensione al consumo.
Nel 2023 il Gruppo sarà impegnato a superare i limiti della capacità infrastrutturale di alcuni sottosistemi ma in un contesto di pieno funzionamento dell’infrastruttura e dei processi operativi. Inoltre, il Gruppo continuerà a lavorare all’implementazione di iniziative programmate in termini di sostenibilità e trasformazione digitale. Infine, nel corso del 2023 il Gruppo si attende il completamento dell’istruttoria con ART per la definizione della dinamica tariffaria 2023-2026 e con ENAC per la stipula del Contratto di Programma 2023-2026, al fine di avere un quadro regolatorio certo per il prossimo quadriennio”, conclude l’Aeroporto di Bologna.
(Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna – Photo Credits: Aeroporto di Bologna)