Il Board of Directors di Dassault Aviation, riunitosi oggi, sotto la presidenza di Éric Trappier, ha approvato il bilancio semestrale 2023.
L’order intake è pari a 1,682 miliardi di euro nel semestre. Adjusted net sales pari a 2,295 miliardi di euro (3,098 miliardi di euro nel primo semestre 2022). Il Backlog al 30 giugno 2023 si attesta a 34,417 miliardi di euro.
Adjusted operating income pari a 151 milioni di euro nel primo semestre 2023 (200 milioni di euro H1 2022), con adjusted operating margin del 6,6%.
Adjusted net income pari a 405 milioni di euro (318 milioni di euro H1 2022), con adjusted net margin del 17,6%.
“Il contesto globale rimane segnato dalla guerra in Ucraina e dalla relativa instabilità. Nel mercato dei business jet, la ripresa post-Covid registrata nel 2022 ha iniziato ad attenuarsi nell’ultimo trimestre del 2022, un rallentamento che è proseguito nella prima metà di quest’anno.
Il successo del Rafale sta ancora generando nuove prospettive per l’Export. Post-closing, l’annuncio del 13 luglio da parte del governo indiano della selezione del Navy Rafale per dotare la Marina indiana di un fighter di ultima generazione illustra questo successo (leggi anche qui). A seguito di una competizione internazionale indetta dalle autorità indiane, questa decisione arriva dopo una campagna di test di successo svoltasi in India, durante la quale il Navy Rafale ha dimostrato di soddisfare pienamente i requisiti operativi della Marina indiana e di adattarsi perfettamente alle specificità della sua portaerei.
I 26 Rafale della Marina indiana si uniranno ai 36 Rafale già in servizio, rendendo l’India il primo paese a fare la stessa scelta militare della Francia, operando entrambe le versioni dell’aereo (Navy and Air Force).
Questa selezione conferma l’eccellenza del Rafale, l’eccezionale qualità del collegamento tra Dassault Aviation e le forze armate indiane e l’importanza del rapporto strategico tra India e Francia.
In Francia, la Military Programming Law (“LPM”) votata il 13 luglio include i 42 velivoli del 5° lotto del Rafale (di cui 20 da consegnare tra il 2027 e il 2030, che porteranno la flotta dell’Aeronautica Militare Francese a 137 Rafale).
Come la maggior parte degli altri attori del settore, affrontiamo problemi di filiera. La situazione è ulteriormente peggiorata dal 2022. Stiamo cercando di limitare l’impatto negativo di ciò tenendo d’occhio la produzione dei nostri fornitori. Questa situazione ha un impatto sullo sviluppo e sulla produzione dei nostri aerei, mentre dobbiamo accelerare per rispettare i nostri impegni”, afferma Éric Trappier, Chairman and Chief Executive Officer of Dassault Aviation.
“Il Salone dell’Aeronautica di Parigi è stato molto apprezzato con un numero importante di visitatori. E’ stata un’occasione di incontro e confronto con le delegazioni governative e straniere. La popolarità dei nostri velivoli è stata illustrata dal successo del Rafale in volo, in mostra statica e allo stand (mock-up Rafale Export), dall’impatto del multi-mission Falcon, dalla forte impressione fatta dal Falcon 6X (in volo e in mostra statica) e dal mock-up Falcon 10X, con prospetti da tutto il mondo.
L’airshow è stata l’occasione per divulgare le nostre azioni verso la decarbonizzazione (SAF, ecc.) e per condurre ambiziose operazioni di reclutamento. In un mercato del lavoro ristretto, il Gruppo continua ad avere un’ambiziosa politica di assunzioni, con un obiettivo di 1.400 assunzioni, di cui 1.000 per la capogruppo.
L’ambiente rimane un problema importante per il Gruppo, che sta lavorando per ridurre l’impatto di carbonio dei suoi processi industriali e dei suoi aeromobili. L’utilizzo di Sustainable Aviation Fuels (SAF), il piano di risparmio energetico e lo sviluppo di strumenti per migliorare i piani di volo sono leve per essere tra i primi nel settore dell’aviazione a diventare carbon neutral.
Nel settore militare, nel corso del 1° semestre, abbiamo consegnato alla Grecia 4 Rafale (2 Export e 2 France) e 4 Rafale usati, e fornito supporto alle flotte francesi ed export. Abbiamo inoltre continuato il lavoro di sviluppo dello standard F4 e le negoziazioni e lo sviluppo del business per il Rafale.
Per quanto riguarda FCAS, per il quale Dassault Aviation è capocommessa per il New Generation Fighter demonstrator, i lavori per la fase 1B sono iniziati a marzo. I team dei produttori tedeschi e spagnoli sono presenti, insieme ai dipendenti del Gruppo, nello spazio di lavoro fisico dedicato creato a Saint-Cloud.
Per i velivoli multi-missione, abbiamo consegnato il 1° dei 4 Falcon 2000 ordinati dalla Repubblica di Corea nel 2022 e il 7° e ultimo ATL2 modernizzato da Dassault Aviation alla Francia”, prosegue Éric Trappier.
“Abbiamo proseguito i lavori di sviluppo sui programmi Archange e Albatros, e iniziato a lavorare al progetto basato sul Falcon 10X per un futuro velivolo da pattugliamento marittimo, progetto su cui siamo in competizione con Airbus.
Abbiamo anche svelato il mock-up al Paris Air Show di un firefighting specialized Falcon project: the “Falcon Fire Fighter”.
Nel settore civile, nel 1° semestre 2023, abbiamo registrato 12 ordini per i Falcon, rispetto ai 41 del 1° semestre 2022 e abbiamo consegnato 9 Falcon, rispetto ai 14 del 1° semestre 2022.
I voli di test per il Falcon 6X sono stati completati. Il velivolo è stato presentato con la sua cabina allestita all’EBACE e al Paris Air Show; il suo volo dimostrativo è stato uno dei momenti salienti del Paris Air Show. Siamo in attesa della sua certificazione per iniziare le consegne.
Lo sviluppo del Falcon 10X è in corso (la fase delle specifiche tecniche dettagliate è stata completata) e ora siamo nella fase di industrializzazione e produzione iniziale.
In un ambiente difficile per la supply chain, la nostra guidance per il 2023 rimane invariata: consegna di 15 Rafale e 35 Falcon (incluso Falcon 6X); calo delle vendite nette rispetto allo scorso anno”, conclude Éric Trappier, Chairman and Chief Executive Officer of Dassault Aviation.
(Ufficio Stampa Dassault Aviation)