Airbus ha consegnato a PHI il primo H160 negli Stati Uniti, segnando l’inizio delle operazioni dell’H160 nel Paese. Questo è il primo dei primi quattro elicotteri H160 che PHI utilizzerà per il trasporto offshore nel Golfo del Messico.
Prima di iniziare le operazioni commerciali, l’elicottero sarà utilizzato in un route-proving programme progettato per dimostrare le capacità dell’H160 nell’impegnativo ambiente offshore. Ciò contribuirà a facilitare un’entrata in servizio senza problemi, garantendo che l’operatore e il cliente finale abbiano familiarità con la tecnologia avanzata e le caratteristiche di sicurezza dell’aeromobile.
“Si tratta di un traguardo entusiasmante per i nostri team e partner”, ha affermato Scott McCarty, CEO di PHI Group. “L’H160 rappresenta una nuova era per PHI, rafforzando il nostro impegno per la sicurezza, la qualità e l’efficienza delle nostre operazioni nel Golfo del Messico. Siamo orgogliosi di dare ufficialmente il benvenuto a questo aeromobile di nuova generazione nella nostra flotta, mentre diamo il via al route-proving. Congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo risultato”.
“Con la sua tecnologia all’avanguardia, l’H160 ha stabilito un nuovo standard nel settore degli elicotteri e siamo lieti che i clienti statunitensi ora trarranno vantaggio dalle performance superiori dell’aeromobil”, ha affermato Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters. “Il minor consumo di carburante dell’H160, la sua capacità di utilizzare fino al 50% di blended SAF, la cabina confortevole e l’eccellente visibilità del cockpit lo rendono ideale per le operazioni offshore e siamo fiduciosi che eccellerà nelle energy missions di PHI”.
L’H160 ha dimostrato di essere una scelta popolare per i clienti del Nord America e la prima Canadian delivery del tipo di elicottero è stata effettuata recentemente a Chartright Air Group (leggi anche qui). L’H160 è entrato in servizio in Brasile, Giappone, Arabia Saudita, Francia e molti altri paesi europei.
(NdR: Riguardo l’entrata in servizio in Italia, leggi il nostro reportage)
(Ufficio Stampa Airbus – Photo Credits: Dianne Bond – Airbus Helicopters)