“Nonostante gli sforzi compiuti dallo scalo cagliaritano, il vettore emiratino ha riscontrato un andamento delle prenotazioni non in linea con le aspettative e ha valutato la cancellazione dei voli da e per l’isola. Per non privare i passeggeri in partenza e in arrivo in Sardegna dell’opportunità di sfruttare l’ampio network di flydubai che, anche in virtù dell’accordo di code sharing con la compagnia Emirates, offre collegamenti con le mete mondiali più ambite, si è dunque avviato un tavolo di confronto tra gli aeroporti di Cagliari e di Olbia consentendo di mantenere la Sardegna nel network di flydubai: il primo collegamento intercontinentale di linea mai operato in Sardegna sarà disponibile dall’Aeroporto di Olbia e non dallo scalo di Cagliari“, afferma un comunicato di Sogaer, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari, e Geasar, società di gestione dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda.
“Aver scongiurato il più che concreto rischio di perdere – a vantaggio di altri scali italiani o esteri – la prima rotta intercontinentale di linea dell’isola, e averlo fatto con uno sforzo congiunto dei due principali aeroporti sardi, dimostra in maniera evidente la necessità di coesione all’interno del sistema aeroportuale della Sardegna.
Il contesto attuale del trasporto aereo è connotato da importanti sfide legate alla situazione geopolitica globale e dalla crescente ipercompetitività di scali e vettori. La Sardegna non può, dunque, rimanere vittima di particolarismi e disperdere energie e risorse in azioni individuali con limitate possibilità di successo.
Mettere a sistema le tre realtà aeroportuali sarde e dotarle di una strategia comune appare l’unica soluzione percorribile, l’unico modo per esaltare le caratteristiche specifiche di ogni scalo e del suo territorio in una logica di sistema finalizzata a garantire comunque un vantaggio per tutto il territorio Regionale. Fronteggiare in maniera efficace la concorrenza di altri scali nazionali e internazionali è una sfida che i tre aeroporti sardi devono necessariamente affrontare uniti”, conclude il comunicato.
(Ufficio Stampa SOGAER – GEASAR)