Sono trascorse due settimane esatte dall’esordio di Dario Costa nella Challenger Class della Red Bull Air Race, ed è ora di fare il punto della situazione dopo il promettente quarto posto nel round di Abu Dhabi (soddisfacente non solo per il piazzamento in sé ma anche per i progressi che nei tre giorni di gara il connubio uomo-macchina è riuscito a saputo evidenziare). Dopo i fugaci incontri in loco abbiamo avuto modo di raggiungere Dario Costa per una breve intervista, che di seguito pubblichiamo. Smoke on!

 

MD80.IT: “Dario, congratulazioni: un debutto ai piedi del podio, ha pagato la tua strategia che nella gara di esordio era soprattutto di portare a termine dei voli puliti, senza incorrere in penalità

Dario: “Innanzittutto grazie infinite delle congratulazioni. Si, sarebbe stato arrogante tentare il tutto per tutto per vincere alla gara d’esordio, anche se ovviamente ad inizio settimana visti i tempi netti, (senza considerare le penalità), c’ho creduto un pochino, ma purtroppo non si vince con i tempi netti. Quindi ho deciso di “tornare con i piedi per terra”, ed ho impostato la mia strategia per questa gara con un volo senza penalità, soprattutto over-G che mi hanno perseguitato durante le prove. La strategia ha sicuramente pagato e ho comunque ottenuto 4 best sectors, che mi hanno dato grandissima soddisfazione, sapendo esattamente dove ho perso i secondi di distacco dal primo.

MD80.IT: “Dalle qualifiche alla gara hai ridotto il tuo tempo di 1,4 secondi: è derivato solo dalla miglior conoscenza del tracciato oppure a contorno ci sono state situazioni che l’hanno agevolato (minor stress dopo le prime due giornate, condizioni di volo migliori, ecc)?

Dario: “In realtà durante le prove libere ho sperimentato diverse strategie che quindi possono aver falsato i tempi e soprattutto ho preso più rischi, e di conseguenza spesso penalità. Ovviamente il feeling con il tracciato e l’aereo migliorano ad ogni volo.

 

MD80.IT: “Alla luce della tua gestione di prove e gara, ritieni che con una tattica più aggressiva avresti avuto tempi in linea con un piazzamento sul podio?

Dario: “Si, è molto probabile, ma sempre e solo senza penalità e quindi ritengo che sarei stato un pazzo ad applicare alla mia prima gara in assoluto una tale tattica con il rischio di perdere punti preziosi. E’ ovvio che non passa giorno dalla gara di Abu Dhabi senza che rimugini su quel mezzo secondo dal terzo che avrei potuto tentare di prendermi, gareggio per vincere con tutto me stesso, ma ora va benissimo così e sono fiero del volo che ho fatto.

 

MD80.IT: “Ti aspettavi di aver un gap così ridotto alla fine del primo round della tua carriera nella Red Bull Air Race? Ricordo che quando ci siamo visti il venerdì mattina mi hai fatto una battuta tipo: ‘sei venuto a vedere che ho preso 9 secondi di distacco’ (e non erano 9 secondi ma 4, se non erro)? Durante le sessioni di training pre-stagione avete modo di fare un confronto tra i pretendenti della stagione successiva oppure ogni sessione viene svolta in autonomia e su diverse giornate, così da rendere inutile una comparativa?

Dario: “La mia battuta si riferiva al volo appena concluso nel quale avevo provato una nuova strategia molto aggressiva che era risultata in troppe penalità di Over-G che mi avevano demoralizzato non poco come avrai capito 🙂 A dire il vero ho sempre cercato di tenere me stesso come mio unico avversario. Il training pre-stagione si è svolto ad Abu Dhabi nei due giorni che precedevano la prima giornata di prove libere ufficiali ed il mio piazzamento era stato quarto, quindi coerente con il risultato di gara.

 

MD80.IT: “Alcuni anni fa, agli albori della Red Bull Air Race, ti sei appassionato di questo mondo come spettatore e, con costanza e tenacia, sei passato attraverso vari gradi nella “gerarchia” Red Bull; sei stato Flight Operation Manager, fai parte dei Flying Bulls e da quest’anno sei un pilota della Challenger Class: consideri il 2018 più come un punto d’arrivo o uno di partenza?

Dario: “Il 2018 è il punto di partenza che per anni ho inseguito.

 

Ringraziamo il sempre disponibile Dario e gli diamo appuntamento sopra le acque di Cannes per il week-end del 21 e 22 aprile. Con la speranza che, se over-G dovrà essere, la “G” stia per “Glory” (e le premesse ci sono tutte, ndr). Smoke Off, per ora.

(Fabrizio Ripamonti)

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