I vettori statunitensi stanno risentendo particolarmente della crisi relativa al Coronavirus. La capacità è stata tagliata e ciò ha portato ad intervenire sulle flotte. Dopo American, che ha anticipato il ritiro di alcune famiglie di aeromobili (leggi l’articolo di ieri in cui se ne parla), anche Delta interviene sulla flotta.
Delta ritirerà gli aeromobili MD-88 e MD-90 prima del previsto, con entrambi i tipi di aeromobili che usciranno dalla flotta a partire da giugno 2020. Il programma di pensionamento accelerato di entrambi gli aeromobili è il risultato della pandemia COVID-19, con conseguente riduzione di capacità a livello di sistema. Delta ha ridotto la flotta attiva complessiva di circa la metà, parcheggiando più di 600 mainline and regional aircraft negli ultimi due mesi.
Delta è stata in grado di reagire rapidamente alla crisi COVID-19 parcheggiando gli aeromobili e considerando il pensionamento anticipato di aerei più vecchi e meno efficienti.
L’MD-88 da 149 posti era precedentemente destinato al ritiro entro la fine del 2020. A febbraio di quest’anno, prima della riduzione della flotta causata dal coronavirus, erano operativi 47 MD-88 e 29 MD-90.
Entrambi gli aeromobili operavano attraverso gran parte del network domestico di Delta e sono stati cavalli di battaglia per la compagnia aerea.
Delta continua a valutare il suo piano di flotta più ampio e prenderà in considerazione ulteriori ritiri di aeromobili, per concentrarsi su una flotta moderna e più semplificata in futuro.
Riguardo il network, Delta informa che il programma della compagnia aerea per il secondo trimestre del 2020 è inferiore dell’85% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La compagnia continua a fornire un servizio essenziale verso città chiave a livello globale insieme a un servizio essenziale in tutti gli Stati Uniti.
Nel mese di maggio, riguardo l’U.S. Domestic market, Delta garantirà la connettività per i clienti con esigenze di viaggio critiche, continuando a fornire voli verso tutti gli hub statunitensi e i top market, sebbene la frequenza sia notevolmente ridotta.
Riguardo il Canada, a maggio Delta volerà rotte da Detroit verso Montreal, Ottawa, Toronto; da Minneapolis verso Calgary, Edmonton, Winnipeg; da New York verso Toronto e da Seattle verso Vancouver.
In Latin America e Caraibi volerà alcune rotte da Atlanta e da New York verso i principali collegamenti nella regione.
Riguardo i collegamenti transatlantici, la compagnia collegherà Atlanta ad Amsterdam (giornaliero), Atlanta a Paris-Charles De Gaulle, Detroit ad Amsterdam (giornaliero).
I collegamenti transpacifici comprendono: Detroit – Seoul-Incheon, Detroit – Tokyo-Haneda, Seattle – Seoul-Incheon, Seattle – Tokyo-Haneda.
Il programma rimane soggetto a modifiche a causa della natura in evoluzione della pandemia.
Delta opera anche voli only-cargo tra Incheon e Shanghai e Atlanta, Detroit e Los Angeles, trasportando forniture mediche e altri articoli essenziali. Dichiarando i risultati finanziari del primo trimestre 2020, la compagnia aerea ha annunciato una riduzione dell’80% della capacità interna degli Stati Uniti e del 90% a livello internazionale. Delta continua a valutare il suo scheduled summer service e si adeguerà in base alle esigenze.
Delta ha inoltre informato che a partire dal 4 maggio richiederà a tutti i clienti di indossare una maschera o una copertura per il viso appropriata quando viaggiano con la compagnia. In linea con le linee guida sulle migliori pratiche raccomandate dai Centers for Disease Control, questa mossa segue l’annuncio all’inizio di questa settimana che richiede ai dipendenti di tutto il mondo di indossare le maschere se non sono in grado di mantenere la distanza di sucurezza con i clienti o tra di loro.
(Ufficio Stampa Delta Air Lines)