EASA conference: l’aviazione deve mantenere un forte accento sulla safety e guardare a un futuro più verde

Finora l’industria aeronautica ha fatto bene a garantire che la sicurezza non sia stata influenzata dalla pandemia COVID-19, tuttavia deve rimanere vigile su tutti i fattori tecnici e umani che influenzano la sicurezza del volo, applicando e migliorando costantemente i suoi processi per garantire la sicurezza sanitaria, secondo i relatori alla EASA annual safety conference di quest’anno.

Nel frattempo, i cambiamenti radicali per ridurre l’impatto ambientale a lungo termine del settore stanno aumentando di ritmo, nonostante la crisi COVID-19, e l’aviazione sta iniziando a vedere alcuni percorsi chiari per diventare più verde, hanno spiegato i relatori. L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) ha tenuto virtualmente la conferenza di quest’anno, con ben oltre 1.000 partecipanti.

Patrick Ky, EASA Executive Director, ha iniziato le discussioni delineando come EASA aveva agito per salvaguardare l’industria e i suoi dipendenti in risposta alla pandemia, delineando le misure adottate per imporre la pulizia degli aeromobili e le autorizzazioni speciali rilasciate per consentire il trasporto del cargo sui passenger seat. A maggio EASA, in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), aveva stabilito misure per viaggi sicuri durante la pandemia.

Ky ha chiarito che, nonostante la situazione molto difficile, il volo sicuro è rimasto di fondamentale importanza per il settore. I passeggeri semplicemente non accetterebbero cali di sicurezza a causa della pandemia. “Ora più che mai dobbiamo essere vigili sulla sicurezza aerea”, ha affermato.

Johann Friedrich Colsman, Director General for Civil Aviation at the German Federal Ministry of Transport and Digital Infrastructure, ha osservato che ci sono molte questioni che dovranno essere affrontate a livello europeo, comprese le questioni relative alla capacità e alla sostenibilità. Le lezioni apprese dalla crisi attuale contribuirebbero anche a rendere il sistema aereo più flessibile e più sostenibile, ha affermato. “Il nostro obiettivo deve essere ripristinare la fiducia dei passeggeri e raggiungere una nuova normalità nel settore dell’aviazione”, ha detto Colsman alla conferenza.

Johan Vanneste, President and CEO of Cologne Bonn Airport, ha offerto alcune informazioni su come il passenger/cargo airport aveva affrontato la crisi, rilevando che erano emerse alcune nuove e inaspettate minacce alla sicurezza: ad esempio un aumento degli wildlife incident, con la grande riserva naturale vicino all’aeroporto adattata al calo dei voli passeggeri diurni.

Nonostante le pressioni finanziarie, l’aeroporto non aveva risparmiato su misure di sicurezza come l’emergency service support. Vanneste ha detto: “Crisi o non crisi, la sicurezza è sempre fondamentale”.

Le discussioni di gruppo hanno affrontato le recenti esperienze di ripristino sicuro delle operazioni dopo la pandemia e le lezioni apprese in tale processo. Una delle questioni sollevate è stata la mancanza di dati per aiutare a comprendere i problemi di sicurezza derivanti dalla pandemia, poiché la cronologia di tali eventi è insufficiente. Le tavole rotonde hanno sottolineato che l’approccio top-down alla sicurezza dei Safety Management Systems rimane di fondamentale importanza per mantenere il livello di sicurezza.

In una sessione separata, è stato presentato il programma EASA Data4Safety, un programma volontario e collaborativo che consente la raccolta di enormi quantità di dati sulla sicurezza per fornire un data driven, integrated and proactive safety risk management. La condivisione dei dati consente una visione olistica della sicurezza in Europa.

Per quanto riguarda l’Aviation Health Safety Protocol (AHSP) che stabilisce le linee guida per i viaggi durante la pandemia, i membri del panel hanno segnalato una crescente comprensione delle misure tra i passeggeri. Tutti i partecipanti al panel hanno affermato di aver adottato una politica di “no tolerance” per coloro che non indossano maschere. I membri del panel hanno affermato che era chiaro che fattori come i requisiti di quarantena hanno giocato un ruolo importante nella riluttanza dei passeggeri a volare rispetto alla preoccupazione di contrarre il COVID-19 durante i viaggi aerei.

Mettendo da parte la questione urgente della pandemia, la conferenza ha anche esaminato la capacità del settore dell’aviazione di riprendersi più verde da questa crisi. Diversi attori del settore – produttori, aeroporti, compagnie aeree e gestione del traffico aereo – hanno illustrato ciascuno come stavano adottando processi sostenibili e procedendo verso prodotti più rispettosi dell’ambiente.

Piotr Samson, Director General of the Polish Civil Aviation Authority and Chair of the EASA Management Board, ha concluso la conferenza osservando che l’attuale devastazione dell’industria aeronautica ha tuttavia aperto prospettive di cambiamento, attraverso il passaggio a nuove tecnologie e aerei ecologici ed efficienti. “L’aviazione uscirà più forte e più verde dalla crisi attuale”, ha detto Samson.

(Ufficio Stampa EASA)