Airbus: la regione Asia-Pacifico avrà bisogno di oltre 17.600 nuovi aerei entro il 2040

Nei prossimi 20 anni la crescita del traffico passeggeri del 5,3% annuo e il ritiro accelerato dei vecchi aeromobili vedranno la regione Asia-Pacifico richiedere 17.620 nuovi aerei passeggeri e cargo. Quasi il 30% di questi sostituirà i vecchi modelli meno efficienti in termini di consumo di carburante.

In una regione che ospita il 55% della popolazione mondiale, Cina, India ed economie emergenti come Vietnam e Indonesia saranno i principali motori di crescita nell’area Asia-Pacifico. Il PIL crescerà del 3,6% all’anno rispetto alla media mondiale del 2,5% e raddoppierà in valore entro il 2040.

Della domanda di 17.620 aeromobili, 13.660 sono nella Small category come la Famiglia A220 e A320. Nelle medium and long range categories, l’Asia-Pacifico continuerà a trainare la domanda con circa il 42% del fabbisogno globale. Ciò si traduce in 2.470 Medium e 1.490 Large category aircraft.

Anche il traffico cargo nell’area Asia-Pacifico aumenterà del 3,6% annuo, ben al di sopra della media globale del 3,1% e porterà a un raddoppio del trasporto aereo di merci nella regione entro il 2040. A livello globale, l’express freight trainato dall’e-commerce crescerà a un ritmo ritmo ancora più veloce del 4,7% all’anno. Complessivamente, riflettendo questa forte crescita nei prossimi 20 anni, saranno necessari circa 2.440 freighter, di cui 880 di nuova costruzione.

“Stiamo assistendo a una ripresa globale del traffico aereo e con l’ulteriore allentamento delle restrizioni di viaggio, la regione Asia-Pacifico tornerà a essere uno dei suoi principali motori. Siamo fiduciosi in un forte rimbalzo del traffico nella regione e prevediamo che raggiunga i livelli del 2019 tra il 2023 e il 2025″, ha affermato Christian Scherer, Chief Commercial Officer and Head di Airbus International. “Con un’attenzione sempre maggiore all’efficienza e all’aviazione sostenibile nella regione, i nostri prodotti sono particolarmente ben posizionati”.

“Il nostro portafoglio moderno offre un vantaggio nel fuel burn del 20-25% e quindi un vantaggio nelle emissioni di CO2 rispetto agli aeromobili di vecchia generazione e siamo orgogliosi che tutti i nostri prodotti aeronautici siano già certificati per volare con un blend 50% SAF, destinato a salire al 100% entro il 2030 Inoltre, il nostro A350F appena lanciato offre guadagni di efficienza dal 10 al 40% rispetto a qualsiasi altro large freighter, esistente o previsto, sia in termini di consumo di carburante che di emissioni di CO2″.

“A livello globale, nei prossimi 20 anni, saranno necessari circa 39.000 passenger and freighter aircraft di nuova costruzione, di cui 15.250 sostitutivi. Di conseguenza, entro il 2040 la stragrande maggioranza degli aeromobili commerciali operativi sarà di ultima generazione, in aumento rispetto al 13% circa di oggi, migliorando notevolmente la CO2 efficiency delle flotte di aeromobili commerciali del mondo.

L’industria aeronautica globale ha già ottenuto enormi guadagni in termini di efficienza, come dimostrato dal calo del 53% delle emissioni di CO2 dell’aviazione per revenue passenger kilometre dal 1990. La gamma di prodotti di Airbus supporta almeno un aumento della CO2 efficiency del 20% rispetto agli aeromobili della generazione precedente. In vista di ulteriori innovazioni in corso, sviluppi di prodotto, miglioramenti operativi e opzioni basate sul mercato, Airbus ha una chiara ambizione di raggiungere l’obiettivo del settore del trasporto aereo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2050”, conclude Airbus.

(Ufficio Stampa Airbus)